Il giocondo convito

Un festino per il tempo di Carnevale a Bologna intorno al 1600

Del mille e cinquecento col cinquanta
  al mond’io venni in dì di Carnevale,
  quanto più d’esser pazzo ognun si vanta.
E perch’era giornata gioviale
  parve ch’in punto tal mi s’attaccasse
  al quanto di quell’ombra al mio natale.

Giulio Cesare Croce, Descrizione della vita del Croce, Bologna, 1608.

Le figure di Giulio Cesare Croce e di Adriano Banchieri sono uniche nell’ambito dell’illustre consorteria di poeti, letterati e musicisti bolognesi di fine Cinquecento: uniti da un reciproco legame di amicizia e da una profonda comunione d’intenti, Croce e Banchieri condivisero anche il gusto per la commedia e la satira nelle quali profusero la loro inesauribile inventiva.
La compagnia Dramatodía, collazionando alcuni testi di Croce dedicati al Carnevale, insieme alle musiche del Festino del Giovedì Grasso di Banchieri , metterà in scena Il giocondo e florido convito, una festa barocca, nella cui cornice, sontuosa e stravagante, si alterneranno mascherate, musiche e danze.

Nelle vesti del personaggio principale, Re Carnevale, la compagnia ha il piacere di ospitare un attore di primo piano nel panorama internazionale: Enrico Bonavera. “Allievo di bottega” di Ferruccio Soleri, con alle spalle una formazione nell’ambito del teatro di ricerca, Bonavera ha collaborato con lOdin Teatret di Eugenio Barba. Svolge da ormai tre decenni la sua attività di attore di prosa e insegnante di teatro, ma la sua fama è soprattutto legata al Piccolo Teatro di Milano e al fortunatissimo Arlecchino servitore di due padroni per la regia di Giorgio Strehler, interpretando i ruoli di Brighella e di Arlecchino.
Nel 1996 è stato premiato al Festival di Borgio Verezzi, come miglior attore non protagonista per la sua interpretazione di Arlecchino ne I due gemelli veneziani di Goldoni, regia di G. Emiliani.
Nel 2007 al Festival Mantova Capitale Europea dello spettacolo è stato insignito de ‘L’ Arlecchino d’Oro’ , premio conferito anche a Marcel Marceau, Dario Fo e Ferruccio Soleri.

Le opere collezionate:
A. Banchieri, Festino del Giovedì Grasso avanti cena (Venezia, 1608)
G. C. Croce, Mascherate piacevolissime (Bologna, 1604)
G. C. Croce, La solenne e trionfante entrata dello squaquaratissimo e sloffegiatissimo signor Carnevale in questa città (Bologna, edizione a stampa fra il 1592 e il 1621)
O. Vecchi, danze dalla Selva de varia ricreazione (Venezia, 1590)
G. C. Croce, Sbandimento del fraudolente, insolente e prodigo Carnevale (Bologna, 1624)
G. C. Croce, Commiato di Carnevale (Bologna, ?)